I Tamburellisti di Otranto – Pizziza e Taranta Cuore e Anima Salentina
19 gennaio 2025 ore 17:30
Radici e tradizioni da proteggere e trasmettere alle future generazioni per ricordare la propria essenza. Nasce così l’idea di Massimo Panarese, musicista salentino, di mettere insieme quaranta bambini, con la passione per la musica ed il talento sanguigno per lo strumento del tamburello: quel che ne viene fuori è un mix di purissima energia, che si riannoda alle tradizioni. Si riassumono così le doti del giovane gruppo dei “Tamburellisti di Otranto”, partorito dall’Associazione artistico - culturale “Music…ando”, voluta dal maestro Panarese e nata nell’aprile del 2009, con l’intento di avvicinare i bambini e gli appassionati in genere alla musica popolare.
I Tamburellisti rappresentano un pezzo unico su tutto il territorio nazionale, essendosi affermati come un vero e proprio “caso”, tanto da attirare attenzioni e considerazioni da più parti: l’esordio del gruppo è avvenuto poco più di sei anni fa, quando un piccolo nucleo di 13 baby tamburellisti si presentò al pubblico di Otranto, per la prima esibizione. Quella ristretta base, nel corso dei mesi, è cresciuta, arrivando ad essere un insieme, composto da ben 55 giovani percussionisti, che hanno preso il nome de “I Tamburellisti di Otranto”, non solo per la loro collocazione geografica o per il luogo dove ha sede l’associazione che li ha musicalmente partoriti, ma per ragioni di legame culturale e identitario con le tradizioni di Terra d’Otranto.
Del resto, nel gruppo si ritrova qualche elemento proveniente anche dalle realtà comunali limitrofe.
Di fatto i “Tamburellisti di Otranto” rappresentano all’interno di “Music…ando” la punta di diamante.
Il segreto del successo di questi autentici fenomeni della musica popolare, che raccolgono sempre maggiori ammiratori e che colpiscono il pubblico che si affolla nelle piazze per ascoltarli, non sta solo nella loro genuinità, ma principalmente nei ritmi coinvolgenti che sanno regalare. La loro spontaneità, infatti, si unisce alla tecnica e all’applicazione per lo strumento che li contraddistingue e che rimanda all’identificazione con la storia musicale del Salento. Anche lo spettacolo che, in genere presentano e portano in scena, è una sorta di omaggio alla loro terra, alla città di Otranto e alle radici culturali del Salento, con il ricordo della figura di Vescovo di pace, originario di Alessano, di don Tonino Bello, attraverso il brano “Il vescovo con la 500”, e con la proposta di canti popolari tra i più noti del repertorio locale.
I baby pizzicati sfoggiano una padronanza del palco sorprendente, sia dal punto di vista strettamente visivo, che da quello più prettamente tecnico. Sono un misto di energia, tenerezza, passione per la musica e talento, mediati e convogliati dal maestro Massimo Panarese, che li accompagna sul palco e li guida con attenzione e che, attraverso la musica, ha saputo far emergere la personalità e il talento di tanti giovani e piccoli musicisti. Nessuna paura di esibirsi, col rischio di apparire persino spregiudicati rispetto alla loro età: un quadro di percussionisti, che battono l’aria, insieme ad uno strumento, segno di socialità e della loro espressione più profonda, che regala emozioni sincere.
Tra le tante prestigiose esibizioni merita una menzione particolare quella che ha visto partecipare I Tamburellisti, nel gennaio 2016, a “Sogno e son desto” ospiti diretta Rai1 con Massimo Ranieri
Un pezzo di Salento, i suoi suoni, i suoi ritmi, i suoi colori nel cuore di Napoli: la musica popolare salentina investe le strade del capoluogo campano, le invade di una energia travolgente, di luce, di festa. Effetto
benefico di un miracolo artistico, quello, ancora una volta, di piccoli prodigi, diventati un fenomeno: “I Tamburellisti di Otranto” conquistano anche la Campania e aggiungono l’ennesima medaglia di merito al proprio percorso di crescita, in occasione delle prestigiose celebrazioni per il IV centenario della morte di padre Lorenzo Scupoli, teatino autore de “Il combattimento spirituale”.
I mini-pizzicati salentini hanno rappresentato l’attrazione più interessante dell’appuntamento napoletano, non soltanto per la singolarità della propria formazione, ma soprattutto per la difficile sfida di doversi confrontare con differenti generi e situazioni musicali. I tamburellisti, diretti dal maestro Massimo Panarese, hanno animato dapprima le strade di Napoli da piazza del Gesù, passando per piazza San Domenico maggiore, fino a San Gregorio Armeno (la famosa zona dei presepi) per giungere alla chiesa di San Paolo Maggiore.
Nella loro breve vita artistica, hanno già calcato i palchi di diverse manifestazioni nel Salento, dalle numerose feste patronali, alla rassegna culturale “Alba dei Popoli”, fino ad esibirsi nel prestigioso Teatro Paisiello di Lecce e arrivare a partecipare alla trasmissione di Rai Due “Sereno Variabile” di Osvaldo Bevilacqua
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